Descrizione
“Il lupo sul Litorale Romano” - Il Comune di Fiumicino ha patrocinato un evento, tenutosi presso l'Aula Consiliare, per approfondire il tema della coesistenza tra il lupo, da qualche hanno ricomparso nel nostro territorio e l’uomo, poco abituato a condividere gli spazi naturali con questo meraviglioso animale.
L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco, Mario Baccini, dell’Assessore all’Ambiente, Stefano Costae diesperti del WWf e della Lipu che hanno condiviso informazioni importanti sull’argomento.
Nel 2013, per mezzo di una fototrappola, si è potuto vedere il primo lupo, battezzato Anco Marzio, che si aggirava per Castel di Guido, zona a nord-ovest della Capitale e a pochi km dal centro urbano. Circa un anno dopo entrò in scena un altro lupo maschio, chiamato Numa e solo due anni dopo è stata avvistata una coppia. A quel punto bisognava preparare la comunità alla nuova presenza, perché di lì a poco si sarebbe formato quasi sicuramente un branco. Così è stato e si è quindi pensato di istituire un gruppo di monitoraggio che ne avrebbe supervisionato gli spostamenti, le abitudini e analizzato la biologia. Il predatore si è successivamente stabilito anche nella Riserva del Litorale Romano in special modo nell’Oasi di Macchia Grande, area gestita dal WWF.
“La presenza del lupo è una realtà con cui dobbiamo imparare a convivere e questo è possibile se ci basiamo su una corretta informazione e sul rispetto per la natura. L’obiettivo è creare un dialogo aperto e costruttivo con la comunità, affinché il ritorno del lupo diventi un’opportunità di crescita. - ha commentato il Sindaco - Il parere degli esperti ha messo in evidenza che la presenza di questo animale è un segnale positivo per la biodiversità del nostro territorio, poichè aiuta a mantenere l'equilibrio ecologico predando specie come il cinghiale; ma richiede anche una gestione responsabile. Non abbiamo dei parchi Naturali riservati ai lupi o ad altri animali selvatici e dobbiamo quindi essere in grado di gestire la loro presenza in spazi aperti senza confini, una sfida che merita impegno e dedizione.”
“Sin dall’inizio del mio mandato, mi sono occupato di comprendere le dinamiche legate alla presenza di questa specie nel nostro comune e pur riconoscendo il suo istituto predatorio, sappiamo che non attacca l’uomo, anzit ende ad essere diffidente e ad allontanarsi - dichiara l’Assessore all’Ambiente durante il suo intervento in aula. - Per convivere serenamente con i lupi, è importanteseguire delle regole di convivenza per non interferire con la natura e non sconvolgerne gli equilibri.La conoscenza è fondamentale per ridurre allarmismi e creare consapevolezza sulle modalità di coesistenza con questo bellissimo animale. Non dobbiamo basarci su chiacchiere da bar e sui “per sentito dire”, ma dobbiamo essere consapevoli di come tutelare noi e le specie animali con le quali ci troviamo a coesistere.”
Le principali buone pratiche per convivere con il lupo sintetizzate da Marco Antonelli, responsabile grandi carnivori WWF Italia e coordinatore del monitoraggio lupo nella Riserva del Litorale
- Non lasciare cani liberi o legati in cortili o in aree frequentate da lupi.
- Tenere il cane al guinzaglio durante le passeggiate in natura.
- Non alimentare mai animali selvatici e non lasciare cibo o rifiuti organici, facilmente accessibili
- Evitare di avvicinarsi a meno di 100 metri dai lupi e non inseguire animali selvatici in auto.
- Segnalare avvistamenti sospetti alle autorità competenti.
“Un rischio associato alla presenza del lupo nelle aree periurbane è quello che esso possa perdere la sua naturale diffidenza verso l'uomo. Se l’animale comincia ad associare l'uomo alla facilità di reperire risorse come il cibo, potrebbe sviluppare un comportamento "confidente”. - ha specificato Valeria Salvatori, responsabile IEA del progetto LWW Life Wild Wolf.
Il Responsabile Oasi WWF di Macchia Grande, la più frequentata d’Italia, Andrea Rinelli, ha aggiunto: “Le tre oasi presenti nel nostro territorio sono aree di grande pregio naturalistico e il lupo è un animale estremamente connesso con questa realtà. E’ inoltre in grado di riequilibrare l’ impressionante esplosione demografica di prede come daini e cinghiali. Non è un caso che sia arrivato in queste zone. La sua presenza non deve essere un problema ma piuttosto un opportunità di crescita e conoscenza.”
Dal 2017 al 2024 tra Castel di Guido e la Riserva del Litorale Romano sono nate 8 cucciolate accertate. Solo nel 2024 sono stati 5 i lupacchiotti venuti al mondo.
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Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2024, 10:10