Descrizione
"Insieme possiamo iniziare il cambiamento - più dialogo meno silenzio" questo il titolo del progetto presentato questa mattina presso l'Aula Consiliare del Comune di Fiumicino, incentrato sul grave problema della criminalità minorile. All’incontro, patrocinato dal comune di Fiumicino e organizzato in collaborazione con l’Associazione SolidAli, hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore alle Politiche Sociali, Monica Picca e la Dott.ssa Cinzia Cammarere.
“Abbiamo affrontato due temi molto delicati, il bullismo e le dipendenze giovanili fenomeni purtroppo sempre più diffusi, che minacciano il benessere delle nuove generazioni e che richiedono una risposta forte, coordinata e costante da parte delle istituzioni. – ha dichiarato l’Assessore. - Il bullismo, in tutte le sue forme, fisico, psicologico, online e offline non è solo un comportamento inaccettabile, ma un fenomeno che lascia cicatrici profonde, influenzando negativamente la crescita e lo sviluppo delle giovani vittime. Le dipendenze, siano esse legate all’alcol, alle droghe, al gioco d’azzardo o alla tecnologia, rappresentano un’altra grave minaccia, capace di compromettere la salute fisica e mentale dei ragazzi. Le istituzioni, ad ogni livello, hanno il dovere di offrire strumenti di prevenzione e supporto.”
Il focus dell’incontro è stato proprio quello di coordinamento delle istituzioni e di tutte le raltà locali per creare una rete all’interno della quale i giovani che hanno bisogno di consulenza e aiuto, possano trovare conforto e soluzioni.
“Il nostro obiettivo è la prevenzione del disagio giovanile e vogliamo farlo rafforzando i servizi sociali, dialogando con le scuole, con le parrocchie, con i centri sportivi, con le istituzioni al fine di predisporre insieme proposte di legge adeguate. Stringere accordi di partnership con le Associazioni del territorio poiché conoscono bene il campo su cui andremo a lavorare in cerca di soluzioni, mettendo a loro disposizione il nostro portale. Costituiremo una banca ore ove i professionisti potranno donare il loro tempo all'ascolto di chi ne ha bisogno, ovviamente in maniera gratuita.” ha sottolineato la Dott.ssa Cammarere.
“Le scuole, ad esempio, sono luoghi fondamentali in questa battaglia. Programmi educativi specifici, corsi di sensibilizzazione e attività che favoriscano l’empatia e la cooperazione, sono strumenti essenziali. – ha aggiunto l’Assessore - Le istituzioni sanitarie e sociali offrono percorsi di sostegno per chi è già vittima di bullismo o sta lottando con una dipendenza ed è fondamentale che questi servizi siano accessibili, efficaci e ben coordinati a livello locale e nazionale. Le istituzioni governative, infine, devono garantire che ci siano leggi chiare e applicabili, che tutelino le vittime e puniscano severamente i comportamenti aggressivi o pericolosi. Solo con uno sforzo collettivo possiamo sperare di costruire una società più sicura e inclusiva, dove ogni giovane possa crescere in un ambiente sano, sicuro e pieno di opportunità.”
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Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2025, 17:55