Accertamenti di compatibilita’ paesaggistica DLGS 42/2004

Servizio attivo

Interventi di lieve entità realizzati in difformità/assenza di autorizzazione paesaggistica, in ambiti soggetti a vincolo paesaggistico.

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Materie del servizio

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A chi è rivolto

A tutti i cittadini

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Come fare

Invio istanza tramite pec al seguente indirizzo: protocollo.generale@pec.comune.fiumicino.rm.it;

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Cosa serve

1) Indirizzo PEC di riferimento (obbligatorio), può essere fornito l'indirizzo del proprietario o di altra persona di fiducia allegando apposita delega. 

2) Titolo di proprietà o di altri diritti reali per i lavori su manufatti di proprietà di Amministrazioni Pubbliche. Si ricorda che la Visura Catastale non è un documento comprovante la legittima proprietà. 

3) Titolo edilizio e/o autorizzativo preesistente ai lavori per i quali si chiede la compatibilità. Si ricorda che oltre ai Titoli autorizzativi di natura Urbanistica devono essere prodotti anche i precedenti Titoli autorizzativi di natura Paesaggistica. Ovvero Delibera di approvazione dei lavori pubblici per i quali si chiede l’accertamento di compatibilità. 

4) Autocertificazione del proprietario sulla esistenza o inesistenza di richiesta di sanatoria ai sensi della Legge 326/2004 in merito allo stesso abuso. Si ricorda che deve essere presentata anche qualora non esistano richieste. 

5) Autodichiarazione sull’esistenza o inesistenza di procedimenti penali in corso in merito all’abuso in questione. Si ricorda che in caso di esistenza di procedimenti penali devono riportare i dati identificativi degli stessi e la natura degli abusi contestati. 

6) Normativa paesistica: estratto delle tavole E/1 e E/3 del P.T.P. con localizzazione puntiforme e relativa normativa e delle tavole A (Sistemi ed ambiti del paesaggio), B (beni paesaggistici) e C (Beni del Patrimonio naturale e culturale e azioni strategiche del PTPR) del PTPR, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 5 del 21 aprile 2021, pubblicato sul B.U.R.L. n. 56 del 10 giugno 2021, Supplemento n. 2. Si ricorda che è fondamentale individuare la posizione dell’intervento sulla cartografia e di riportare lo stralcio della normativa relativa. 

7) Normativa urbanistica: estratto tavola PRG o PdiF e relativa normativa. Eventuale stralcio P.P. o altro Piano Attuativo con N.T.A. e legenda. (In tal caso occorre allegare fotocopia della delibera di G.R. di approvazione ai sensi della Legge 1497/39). In assenza di PRG stralcio perimetrazione ai sensi art. 18 L. 22/10/1971 n. 865. Si ricorda che è fondamentale individuare la posizione dell’intervento sulla cartografia e di riportare lo stralcio delle NTA. 

8) Elaborato grafico che contenga pianta, sezione e prospetti a scala non superiore a 1:100 dello stato ante e post operam, planimetria catastale ed individuazione sulla Carta Tecnica regionale a scala 1:10.000. Si ricorda che è necessario rappresentare sempre lo stato ante operam e che la graficizzazione deve essere completa per tutto l’edificio e non relativa alla sola porzione del fabbricato oggetto dell’abuso. 

9) Attestazione della Regolarità dell’esistente: devono essere riportate precedenti autorizzazioni e/o precedenti pareri paesistici, nonché le precedenti C.E. e/o C.E. in sanatoria. Si ricorda che deve essere a firma di un tecnico abilitato e che deve altresì attestare la conformità al titolo autorizzativo relativamente all’intero immobile e non soltanto dell’abuso oggetto di sanatoria. 

10) Relazione tecnica contenente le seguenti informazioni: carattere dell'intervento (se temporaneo o permanente); destinazione d'uso del manufatto esistente o dell'area interessata; uso attuale del suolo; contesto paesaggistico dell'intervento e/o dell'opera; morfologia del contesto paesaggistico; estremi del provvedimento ministeriale o regionale di notevole interesse pubblico del vincolo per immobili o aree dichiarate di notevole interesse pubblico (art. 136 - 141 - 157 D.Lgs. 42/04); presenza di aree tutelate per legge (art. 142 del D.Lgs. 42/04); descrizione sintetica dell'intervento e delle caratteristiche dell'opera (dimensioni materiali, colore, finiture, modalità di messa in opera, ecc.); effetti conseguenti alla realizzazione dell’opera; mitigazione dell’impatto dell’intervento. 

11) Dichiarazione asseverata con allegato computo metrico relativo al costo della rimessione in pristino dell’opera applicando i prezzi desunti dalla "Tariffa dei prezzi 2012 Regione Lazio o successivi aggiornamenti", attualmente vigente, approvato con DGR n. 412 del 6 agosto 2012. Si ricorda che il computo deve essere riferito agli interventi e/o lavorazioni necessarie per la demolizione delle opere difformi e la eventuale ricostruzione delle opere autorizzate e deve essere a firma di un tecnico abilitato. 

12) Documentazione attestante l’incremento del valore dell’immobile calcolato secondo i criteri validi per l’I.C.I, supportata da una simulazione DOCFA riferita allo stato autorizzato e allo stato di fatto, ovvero una dichiarazione asseverata da un tecnico dalla quale risulti che l’esecuzione di lavori non ha comportato un incremento del valore dell’immobile (calcolato secondo i criteri validi per l’I.C.I). 

13) Documentazione Fotografica a colori, formato 10x15, composta da almeno 4 foto. Si ricorda che deve mostrare l’intero edificio e non solamente la parte interessata dall’abuso.

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Cosa si ottiene

Regolarizzazione del danno ambientale arrecato

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Tempi e scadenze

Entro 180 gg dalla presentazione

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Condizioni di servizio

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Unità organizzativa Responsabile

Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2024, 16:33

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