Descrizione
Originariamente il nome della torre era proprio Turris in Petra! Ed è stata proprio lei a dare il nome al vicino castello e al borgo fortificato. Voluta dallo Stato Pontificio, faceva parte delle torri costiere edificate per difendere il litorale. E in effetti, era preposta a ricevere le segnalazioni dalla vicina Torre di Palidoro e, in caso di sbarco di pirati, aveva il compito di avvisare tempestivamente il Castello di Torrimpietra e il sovrastante abitato di Castiglione delle Monache. La torre si trova in una posizione isolata: all’estremità del borgo si trova una strada che porta al bosco, inoltrandosi tra gli alberi possiamo alzare lo sguardo e…eccola lì, su un dirupo di tufo! Ma chi era Pagliaccetto e perché la torre si chiama così?
Come arrivare
Il castello si trova a 25 km da Roma, a 3 km dall’Autostrada Roma-Civitavecchia, a 19 km dall’Aeroporto di Fiumicino e a 40 km dal Porto di Civitavecchia. Provenendo da Roma, si può percorrere l’autostrada Roma-Fiumicino, prendere l’autostrada Roma-Civitavecchia, uscire allo svincolo di Torrimpietra e immettersi sulla via Aurelia. Da qui svoltare verso Via di Pagliaccetto, che diventa in seguito Via di Torrimpietra. Dal castello è possibile avvicinarsi alla torre (che si trova in un’area privata e su un dirupo roccioso) percorrendo circa 30 minuti a piedi attraverso Via di Torrimpietra. Non è possibile visitare 'interno.
Pagliaccetto, secondo una leggenda del Settecento, era il fattore del principe Falconieri: non era però un lavoratore qualunque ma…aveva dei poteri magici! Amico di 99 folletti, aveva costruito, con il loro aiuto e in una sola notte, 99 fontanili tutti intorno alla tenuta di Torrimpietra, una torre nella quale aveva preso dimora e, intorno ad essa, aveva piantato un uliveto. La dote più particolare di Pagliaccetto, inoltre, era la sua capacità di incantare tutti gli animali (anche la bestia più feroce!) e porli al suo comando. Chi, dunque, poteva mai sconfiggerlo? Quando un tale Pocaciccia, porcaio di montagna, gli lanciò una sfida, Pagliaccetto non esitò ad accettare. La missione, secondo un bando diffuso su ordine del principe Falconieri, consisteva nel soggiogare due tori e costringerli a trainare l’aratro. Pagliaccetto, per vincere, avrebbe dovuto tracciare il solco più lungo e diritto. Convinto della sua vittoria, egli promise addirittura in dono la sua amata Aniella, le briglie e la sella magica (con queste, ammaliava i suoi animali) a chiunque lo avesse sconfitto. Eppure, non va come Pagliaccetto aveva immaginato: Pocaciccia era molto più potente ed anch’egli magico, e il fattore perse rovinosamente la sfida.
Un’altra versione, dal finale meno drastico, vuole invece che Pagliaccetto sia stato esiliato per qualche motivo dal principe Falconieri. Avviandosi verso l’esilio, sarebbe stato seguito dai suoi animali ed attrezzi, cosa che indusse il principe a ritirare il licenziamento.
(Il testo è preso dal sito della ProLoco - https://www.prolocofiumicino.it/castelli-torri/torre-di-pagliaccetto)
Modalità d'accesso
Il castello si trova a 25 km da Roma, a 3 km dall’Autostrada Roma-Civitavecchia, a 19 km dall’Aeroporto di Fiumicino e a 40 km dal Porto di Civitavecchia. Provenendo da Roma, si può percorrere l’autostrada Roma-Fiumicino, prendere l’autostrada Roma-Civitavecchia, uscire allo svincolo di Torrimpietra e immettersi sulla via Aurelia. Da qui svoltare verso Via di Pagliaccetto, che diventa in seguito Via di Torrimpietra. Dal castello è possibile avvicinarsi alla torre (che si trova in un’area privata e su un dirupo roccioso) percorrendo circa 30 minuti a piedi attraverso Via di Torrimpietra. Non è possibile visitare 'interno.
Indirizzo
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Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2024, 18:15